Livio Bucci
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Il Jazz e lo Shiatsu :
Il Jazz e lo Shiatsu, nonostante appartenenti a mondi apparentemente diversi, condividono diverse connessioni e similitudini in termini di tecnica, competenza, creatività, improvvisazione e sensibilità.
Tecnica:
Jazz: Nella musica Jazz, gli artisti devono padroneggiare le tecniche strumentali e la teoria musicale per esprimere la propria creatività. L’abilità tecnica è fondamentale, per improvvisare e comunicare attraverso la musica.
Shiatsu: Nel campo dello Shiatsu, i praticanti devono acquisire competenze manuali precise, per applicare la giusta pressione sui punti energetici del corpo. La tecnica è cruciale per influenzare il flusso energetico e promuovere il benessere.
Competenza:
Jazz: Essere un musicista Jazz richiede una profonda competenza nella teoria musicale, nella conoscenza degli stili e nella capacità di collaborare con altri musicisti in modo armonioso.
Shiatsu: Nello Shiatsu, la competenza si basa sulla comprensione dei principi dell’energia vitale (Ki) e sulla capacità di valutare le esigenze del ricevente, per adattare la terapia in modo efficace.
Creatività:
Jazz: La creatività è al cuore del Jazz, con gli artisti che creano e sperimentano costantemente durante le esecuzioni. L’improvvisazione è un elemento chiave che permette l’espressione individuale.
Shiatsu: Nei trattamenti di Shiatsu, i praticanti devono adattarsi alle esigenze specifiche del cliente, utilizzando la creatività nell’applicazione delle tecniche, per raggiungere un equilibrio energetico.
Improvvvisazione:
Jazz: L’improvvisazione è una caratteristica distintiva del Jazz. Gli artisti, possono spontaneamente creare nuovi passaggi musicali durante le esibizioni, offrendo un’esperienza unica ad ogni ascolto.
Shiatsu: Anche nello Shiatsu, c’è spazio per l’improvvisazione. I praticanti possono adattare la pressione e le tecniche in base alle risposte del corpo del ricevente durante la sessione.
Sensibilità:
Jazz: La sensibilità alla dinamica del gruppo, al timbro degli strumenti e alle sfumature emotive, è fondamentale per creare un’esperienza musicale significativa.
Shiatsu: Nello Shiatsu, la sensibilità è essenziale per percepire e rispondere alle condizioni energetiche del cliente. Un praticante sensibile può adattare la pressione e la tecnica in modo più preciso.
In sintesi, Jazz e Shiatsu condividono un approccio artistico basato sulla maestria tecnica, sulla competenza, sulla creatività, sull’improvvisazione e sulla sensibilità. Entrambi offrono esperienze uniche che si sviluppano attraverso la connessione tra il praticante (o musicista) e il destinatario (o pubblico).
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IL MERIDIANO DAI MAI (Vaso Cintura):
Il Dai Mai è l’unico meridiano straordinario a scorrere orizzontalmente nel corpo. Per questo motivo viene talvolta chiamato “lo straordinario dei vasi straordinari”. Divide il corpo in due metà e scorre attraverso LIV-13(milza) Zhangmen, GB-26(vescicola biliare) Daimai, GB-27(vescicola biliare) Wushu e GB-28(vescicola biliare) Weidao. Non tutti gli autori accettano che si colleghi con LIV-13(milza).
Poiché il Dai Mai si connette con LIV-13 (milza) e BL-23 (reni), collega il post-cielo con il pre-cielo, in modo simile al Chong Mai(vaso penetrante).
Pertanto, il vaso Dai Mai si relaziona e trattiene il flusso regolare del Qi(energia vitale) del Fegato (attraverso LIV-13) e armonizza l’energia ascendente e la discendente della Milza e dei Reni.
Quindi:
-Nutrimento dei Reni dell’Essenza;
-Innalzamento del Qi nella Milza;
-Il regolare flusso del Qi nel fegato
La funzione del DAI MAI è quindi quella di distribuire l’energia nel tronco.
Livio Bucci
In origine, la rete dei meridiani energetici fu individuata mediante la percezione di flussi di sensazioni, che percorrevano il corpo tramite la stimolazioni di alcuni punti ben precisi. Sebbene nel pensiero comune si pensi che lo Shiatsu derivi dall’Agopuntura, risalente all’era Neolitica, è più probabile che sia antecedente. Il tocco è infatti la forma di cura più antica e istintiva, e stimola l’autoguarigione. Tuttavia l’Agopuntura si diffuse più velocemente in Cina (dato che la stimolazione dei punti con gli aghi comporta un minor dispendio energetico) come tecnica terapeutica principale, mentre il massaggio occupò un posto di minor rilievo, simile all’attuale fisioterapia nel sistema medico occidentale.